Ci meritiamo tutto…e avanziamo anche…

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Continua la fantastica storia del TFA, dello stato e delle assurdità. Per chi non avesse seguito vi linko ciò che avevo scritto su cos’è il TFA e cosa siamo costretti a fare per diventare insegnanti. https://laragazzacoltacco12.wordpress.com/2014/09/04/la-buona-scuola/

Ma le cose, in Italia, possono solo peggiorare….ieri, finalmente, sul sito creato ad hoc dal Miur per il TFA, ci compaiono le sedi della seconda prova. Devo fare una doverosa premessa..all’inizio di questa penosa trafila ci erano stati comunicati i posti disponibili per cada regione in modo che noi potessimo fare la nostra scelta in base ai posti disponibili; fatta tale scelta, adesso abbiamo la possibilità di inserire altri due atenei, in regioni diverse dalla prima, per far sì che, nel caso in cui risultassimo idonei non vincitori, potremmo essere spostati sulle altre regioni. Clicco sulla pagina e mi compare un numero spropositato di posti in un’università telematica chiamata e-campus…resto stupita e mi domando “ma che cazz è e-campus? Possibile che ci permettano di fare il TFA on line? Ma come? Fino a mo rompono le palle che anche se ho più di 360 giorni di insegnamento non sono una precaria della scuola e mo sistemiamo 135 docenti di inglese con un corso on-line?” Faccio un paio di indagini e scopro che è Cepu.

Ma non solo…scopro, inoltre che l’e-campus è un’università di lusso voluta dall’ex premier Silvio Berlusconi e cito “E-Campus, come molti ricorderanno, non è un’università qualunque. È l’ateneo telematico (non statale) creato da Cepu (Centro europeo preparazione universitaria), voluto a gran voce da Silvio Berlusconi e istituito per decreto grazie alla firma dell’allora ministro dell’Istruzione Letizia Moratti nel gennaio del 2006, nonostante il parere contrario del Consiglio universitario nazionale (unico caso in Italia) e del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (oggi Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).” Cioè fatemi capire…un’ateneo a cui il Consiglio universitario nazionale e il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario non ha dato l’ok per essere considerata università diventa sede di TFA? Continuo le mie indagini e scopro che la Procura di Bari ha aperto un’inchiesta su tale università o presunta tale. La Procura di Bari, non so se mi spiego, non di Milano ma di Bari che con tanti problemi che c’hanno la devi fare davvero grossa…e perchè apre un’inchiesta vi chiederete? A quanto pare tale E-campus aveva solo un docente di ruolo….eh beh? vi chiederete…gli altri erano personaggi del calibro di Dell’Utri, Sgarbi e amichetti del Cavaliere. Adesso, una qualsiasi persona del sud sorride e pensa, ottimo modo di lavare soldi sporchi, na genialata, veramente, cazzo se ci pensavo lo facevo! Ma i motivi potrebbero essere molteplici…favoritismi, mazzette, piaceri (io ti apro l’università e tu mi ci metti a lavorare l’amichetti miei). Vorrei ricordare a chi non lo avesse fresco in mente che Dell’Utri è stato condannato per associazione mafiosa, scappato all’estero ed estradato in Italia dov’è attualmente al carcere di Parma.

Indignata da questa cosa mi viene da piangere…ma come??!! tutta sta questione e poi fanno na schifezza del genere? Cos’è? parte integrante dell’accordo Renzi-Berlusconi, due facce della stessa medaglia? E il mio primo, ingenuo pensiero è stato “Sta merdata va boicottata! Bisogna che tutti sappiano, nessuno può accettare di finanziare na schifezza del genere!” così vado sulla pagina facebook del TFA e informo i miei compagni di sventura. Ma qui accade qualcosa di inaspettato…molti dei miei colleghi e compagni mi rispondono cose del tipo “Eccola qua ma che fai non guardi Mediaset solo perchè è di Berlusconi?” —–no, anche perchè fa programmi di merda e per “sottoculturati” ma comunque non guardo proprio la Tv “Sì va bè, ancora con le questioni di principio? Io ho smesso nel 92!” —- no words, “ma dai! ti preoccupi di qualche docente non di ruolo? Sai quante ne fanno nelle altre università” —-cosa non ti è chiaro dei meccanismi dietro tutto ciò?

A questo punto il pianto ha cambiato il suo senso…dall’essere lo sconforto nei confronti di uno stato che ci fa di tutto e che ci usa come merce di scambio, è diventato pianto per la mia povera Italia. Qualche giorno fa nella discussione sugli ospiti da prendere per la stagione invernale del locale dove lavoro e alla proposta di un tronista io avevo risposto sbuffando mentre mi versavo da bere suscitando l’ilarità di tutti e due schieramenti, da una parte Giuliano che mi dava ragione dicendo “Gli universitari reagiranno tutti come lei!” dall’altro Rosa che asseriva “Guarda che è lei che è sopra la media, le universitarie non lo dicono per vergogna ma se lo guardano e vengono a strapparsi i capelli.” Adesso..io ho sempre pensato che la laurea fosse una discriminante…ma non per chissà quale motivo ma se ti danno dei libri devi capire ciò che ti dicono….così, per assurdo, pensavo fosse più facile capire le cose del mondo….e invece…the winner is ROSA!!! La gente guarda Uomini e Donne e si lascia lobotomizzare con gioia.

Se quello che mi chiedevo fino ad ora è sempre stato ma com’è possibile che sti qua ci facciano di tutto? Ma non ce l’hanno un po’ di morale? Adesso la mia domanda è perchè non ci fanno di più? Eh bella gente se io fossi il capo vi schiavizzerei, qua Renzi fa solo patti col cavaliere e ci usa come merce di scambio è un santo per l’idiozia umana che c’è in giro! Ormai a nessuno importa del futuro, nessuno pensa a cose come valori, morale, integrità…no…eccoci qua…pensiamo a noi, ai nostri soldi e tutto è lecito pur di ottenere il nostro scopo. Tutto…se lo facciamo noi ma se lo fa qualcun altro…è no allora è uno stronzo, è un approfittatore, è un arrivista. Ma sei scema! Qualsiasi cosa per andare avanti! Che vuoi che te ne freghi di a chi danno i soldi e quali accordi ci siano sotto!!! Un po’ come dire fare un pompino al tuo capo è lecito se ti fa un indeterminato. Ma sì…accettiamo una pacca sul culo per un aumento e una battuta sconcia per un week end di ferie in più….

Mi torna in mente una vecchia canzone degli Articolo 31 “Comunque sono un bravo cittadino Ho aggiornato suonerie del telefonino E un bicchiere di vino con un panino
Provo felicità se Costanzo fa il trenino Ho un santino in salotto Lo prego così vinco all’enalotto Ho Gerry Scotti col risotto ma è scotto Che mi fa diventare milionario come Silvio Col giornale di Paolo e tanta fede in Emilio ….. Ohoo Ohoo Ma a me non me ne frega tanto Ohoo Ohoo Io sono un italiano e canto E datemi Fiorello e Panariello alla tv Sono l’italiano medio nel blu dipinto di blu” Siamo ancora così..questo è il quadro dell’Italia, non la pasta, la pizza e il mandolino…questi sono gli italiani….il Re è nudo, citava una storiella ma nessuno aveva il coraggio di dirglielo…ora, invece il popolo è nudo, e lo fa anche con piacere.

#cimeritiamotuttoeavanziamoanche

Una risposta »

  1. Ma perchè, a 30 anni e con le cose che hai vissuto eri ancora convita che questo paese stia andando a rotoli unicamente per colpa della classe politica?
    Stiamo andando alla malora perchè facciamo schifo come società.
    Hai mai visto il film “Benvenuto presidente” ?
    Ascolta attentamente il monologo di Bisio alla fine del film.
    “Gli altri chi?!”
    😉

  2. Il problema è che questi dinosauri nessuno li distrugge…Comunque proprio non capisco questo atteggiamento distruttivo…’andate via’, ‘questo paese è morto’, etc…Queste frasi si sentono anche nella realtà quotidiana…La mia domanda è: Perché non ricostruire invece di fuggire???

    • Perchè dovresti combattere contro tutti quelli che ti diranno che sei fissata, che politicizzi tutto, contro quelli che ti danno della Giovanna D’arco, quelli che pensano di offenderti chiamandoti Che Guevara, quelli che in bacheca su facebook postano frasi sulla giustizia e poi si iscrivono a ecampus….devi combattere contro gli italiani stessi.
      li votiamo, siamo complici, non vittime

    • Perchè penso che uno si stanchi, i “dinosauri” sono bestie enormi, invincibili, ne distruggi uno, rimangono tutti gli altri..Così i “dinosauri” in Italia sono tutte le persone con le conoscenze giuste, i soldi e potere, puoi anche metterti a fare don Chisciotte e combattere contro i mulini a vento, sarà comunque tempo sprecato.
      Ci hanno provato, c’è gente tuttora che ci prova, ma francamente a 24 anni due problemi comincio a pormeli quando vedo che il/la “figlio/a DI” passa gli esami senza aprire bocca con 30 e lode e bacio accademico, sicuramente un giorno con un contratto migliore del mio, uno stipendio migliore del mio e una posizione migliore della mia (tutte cose che mi sono state assicurate, tranquillamente). Non è la prima persona, non sarà l’ultima.
      Sinceramente, tutto questo amor di patria..per cosa? Cosa me ne viene in tasca a sprecare tempo ed energie a farmi il sangue amaro? A sperare in cosa, nella giustizia? Nella meritocrazia?
      E’ brutto da dire, ma in Italia campa bene chi ha i soldi.
      Non è un paese per poveri.

  3. Condivido pienamente quello che avete scritto: anch’io purtroppo ho conosciuto e conosco, e ho visto e vedo situazioni di persone assunte per motivi tutt’altro che meritocratici, di persone laureate pagando fior fior di quattrini, di persone che diventano docenti universitari solo perché conoscono X e Y, di persone che superano concorsi in modo alquanto discutibile…ma anche situazioni di degrado nelle città che, avendo viaggiato un po’, difficilmente ho riscontrato altrove…etc…
    Non che io sia un ingenuo, anzi sono perfettamente consapevole del fatto che l’Italia sia il paese più corrotto dell’Europa occidentale, uno dei paesi dove si evadono di più le tasse, un paese con un immenso debito pubblico, un paese dove la giustizia sembra alquanto iniqua, un paese dove chi sbaglia non solo non paga ma resta sulla cresta dell’onda come se niente fosse…etc…
    Tuttavia, a me sinceramente dà fastidio sentire frasi del tipo ‘questo paese è morto’, ‘questo paese non ha nulla da offrirti’, ‘è colpa dei politici’, oppure ‘è colpa di α e β’ che magari hanno vissuto in Italia 200, 1000, 2000 anni fa…, ‘devi andare via da qui’…Come se in questo paese sia in atto una guerra, come se questo paese non avesse industrie, turismo, università, centri di ricerca, etc…
    Non parliamo poi di persone che vanno all’estero, magari non trovano una loro dimensione neanche lì, e se la prendono tanto con gli italiani (non si capisce il motivo…) quanto con il paese che li ospita perché magari scoprono che quel paese non è la perfezione, non è il paradiso e anche quello ha i suoi difetti…sai che scoperta…
    Diciamo che una buona parte degli italiani deve imparare a responsabilizzarsi, deve imparare ad affrontare le cose, invece di camuffarle, deve imparare a valorizzare quel MOLTO che ha, deve smetterla di pensare che il resto del mondo sia migliore dell’Italia, perché in questo modo continuerà ad adagiarsi, a lasciare le cose così come sono, perché tanto ci pensano gli altri…, deve smetterla di continuare a pensare che il mondo sia diviso in fascisti e comunisti (gli uni e gli altri sono defunti da decenni…) e quindi continuare a votare la stessa gente che votava dieci, venti o trenta anni fa perché altrimenti sarebbe in pericolo la democrazia (ma perché Renzi e Berlusconi rappresentano la democrazia???)!?!?!?
    Anche in altri paesi campa meglio chi ha i soldi, è lapalissiano. Tuttavia, mentre in altri paesi (una buona parte in Europa) chi non ha i soldi ha diritto ad alcuni strumenti di sostegno da parte dello Stato, in Italia è praticamente abbandonato a sé stesso, specialmente se non conosce X, Y e Z…
    La mia domanda era un po’ come dire: Ci sono alternative alla fuga, in un paese che comunque ha delle potenzialità??? E’ possibile cambiare un sistema mentale che purtroppo è ormai ben configurato nell’ambito lavorativo, economico, sociale, politico??? Teoricamente NO? Ma in pratica dove sta scritto che l’Italia debba morire così? Non escludo anzi che, dato il pessimismo imperante, la stessa Italia non venga annessa (in un futuro non molto lontano) da qualche altro paese che abbia un po’ più di polso…anche vicino ai nostri confini…e questo in fondo non mi dispiacerebbe, perché sarebbe la fine dei ‘dinosauri’ e forse, anzi, è l’unico modo per cambiare quel sistema mentale di cui sopra…

    • Benissimo. Quel che tu asserisci è che in Italia più o meno si può vivere bene se si ha il coraggio di affrontare le cose, bisogna cambiarle, blablabla.
      L’altro giorno tra i vari titoli di giornale uno pressapoco diceva che il numero degli italiani espatriati all’estero è più alto del numero di immigrati che riceviamo qui in Italia. Che l’italiano si trovi più o meno bene è soggettivo, chiaramente non è a casa sua e se è lì, evidentemente è perchè ha bisogno, dubito che così tante persone lascino amici, famiglia e quant’altro per il “brivido” dell’avventura, così, giusto perchè non hanno niente di meglio da fare.
      Dici che chi ragiona in questi termini è perchè “non ci prova” a cambiare il sistema..faccio parte di un’associazione volontaria, hai idea di quanti bambini, italiani, ti dicano che non hanno dei giocattoli? Sai cosa vuol dire chiedere ad un bambino celiaco cosa desideri per Natale e sentirsi rispondere “tanto tanto cibo! Però bisogna mangiarlo con attenzione, che poi finisce”?
      Io alla sua età avrei chiesto una barbie, un giocattolo nuovo. Non mi sarebbe mai venuto in mente di chiedere per regalo “cibo”, neanche per l’anticamera del cervello.
      Glielo dici tu che evidentemente sono i suoi genitori che non si impegnano abbastanza da fornirgli quelli che sono considerati “bisogni primari”, in quest’Italia che è piena di risorse non sfruttate?
      Sai a quanti anziani ho risposto quando cercavamo una coinquilina disposti a condividere CAMERE con studenti, perchè con la pensione minima non riescono a campare? Sai quanti ne vedi fare la fila al supermercato per comprare solo due scatolette di tonno, con sacchetto già pronto in mano per non pagare i 5, 10 cent in più? Sai quanti ne vedi, col cagnolino e lo spago al posto del collare e guinzaglio?
      Scenari non dico da dopoguerra, ma quasi.
      Come si fa a risollevare questa situazione?
      Qual è il “molto” che dal tuo punto di vista risulta essere onnipresente ma che noi non vediamo e non sappiamo valorizzare?
      No, perchè dal mio punto di vista, chi sale sale al governo non fa differenza: chi non ha i soldi, oltre ad essere dissanguato dalle tasse, viene lasciato morire. L’unica cosa che gli viene lasciata è la facoltà di scegliersi il cammino, meno o più arduo che sia, per sopravvivere, male o bene è indifferente. Nient’altro.
      Ricorda giusto una cosa…Se un italiano parte e lascia tutto, è perchè evidentemente è spinto dal bisogno.

  4. Fammi capire, quindi tu asserisci che l’Italia è un paese insignificante, che fino ad ora ha vissuto a stenti, privo di industrie (tessile, arredamento, culinaria, automobilistica), turismo (potrebbe campare solo di questo, dato che ha il patrimonio archeologico/storico/culturale più importante nel mondo), svariati centri di ricerca, etc.?????
    Diverso è poi il discorso che tutto ciò non venga valorizzato e qui torniamo al punto sopra…
    Poi è ovvio che da qualche anno è in atto una crisi economico-finanziaria che ha notevolmente peggiorato le condizioni del MOLTO (non ho capito perché onnipresente…boh) di cui sopra e di conseguenza dei cittadini italiani.
    Io non ho detto che un cittadino non debba emigrare in altri paesi, non scherziamo. Se una persona non ha lavoro e in questo paese non lo trova, è giusto che vada altrove. Il cambiamento diventa necessario quando mancano alcuni aspetti essenziali dell’esistenza umana. E io conosco persone che hanno seguito questo percorso. Io stesso mi sono attivato per il lavoro all’estero. Ovviamente, quando c’è una situazione di crisi, si cercano altre strade. Non è che uno espatria tanto per espatriare. In realtà ci sono poi dei casi in cui, al di là della crisi, si espatria perché non ci si sente a proprio agio nel paese in cui si nasce, ma questa è un’altra storia.
    Guarda che la crisi coinvolge anche altri paesi nel mondo. In molti di questi paesi, alcuni emigrano (e non è che si lamentano se nel paese ospitante non c’è il caffè buono o se la gente cena alle 19 o se il gioco del calcio non viene seguito…), altri restano nel loro paese ma non è che si lamentano tutto il giorno (‘ormai è tutto morto’, ‘i politici ci hanno portato in questa situazione’, ‘io non posso fare niente’), non è che continuano a votare i vecchi partiti perché hanno paura di uno sconvolgimento della democrazia. E non lo sto dicendo ‘pour parler’, lo dico perché conosco sia delle persone italiane che sono emigrate all’estero sia cittadini stranieri che vivono nei loro paesi colpiti dalla crisi.
    Quindi io sono assolutamente favorevole all’emigrazione, e infatti ho parlato di una potenziale alternativa all’emigrazione, per non lasciar morire un paese, non ho detto che questa alternativa (che, a giudicare dai tuoi discorsi, forse è l’annessione da parte di altri) debba essere esclusiva e quindi chi emigra è un cretino che cerca l’avventura, anzi di solito chi emigra si lamenta meno…

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